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FLC CGIL Naspi e precari scuola, presidio 9 giugno

NASPI E PRECARI SCUOLA:
                           REQUISITI, COME PRESENTARE DOMANDA

GUIDA ALL’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE PER I CONTRATTI DI SUPPLENZA AL 30 GIUGNO E I CONTRATTI “COVID” O COMUNQUE IN SCADENZA AL TERMINE DELLE LEZIONI

In vista della scadenza dei contratti fino al termine delle lezioni o delle attività didattiche, ricordiamo che è possibile accedere all’indennità di disoccupazione (NASpI) una volta concluso il contratto di lavoro. Per saperne di più sulla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

Possono accedere alla NASpI:

  • i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro (quindi non si sono licenziati) e si trovano in condizione di disoccupazione
  • presentano dichiarazione di disponibilità al lavoro presso l’INPS o il Centro per l’impiego territoriale competente (la richiesta si può fare presso il patronato INCA CGIL)
  • firmano il patto per la ricerca attiva del lavoro
  • hanno almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni che precedono la domanda di accesso all’indennità.
  • Quando presentare domanda

I termini per la presentazione dell’istanza prevedono massimo 68 giorni dal termine del contratto, ma se si inoltra la richiesta entro 8 giorni l’indennità decorrerà dall’ottavo giorno successivo alla scadenza del contratto stesso.

  • Come presentare domanda

La domanda va presentata esclusivamente per via telematica.

Il modulo cartaceo SR163 (prima necessario per la certificazione dell’IBAN) dal 10 aprile 2020, a seguito dell’uscita della circolare Inps 48 del 29 marzo 2020, è stato eliminato: l’accertamento della coerenza dei dati identificativi avviene attraverso nuove procedure telematiche.

Consigliamo di rivolgersi alle sedi territoriali  del patronato INCA CGIL, della provincia di Teramo   per la presentazione della domanda.

Decreto sostegni bis: manifestiamo il 9 giugno per cambiarlo

  In contemporanea con le manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia, in Abruzzo appuntamento dalle 16 alle 18 a Pescara davanti alla Prefettura

Il mondo della scuola sta dando il suo contributo per garantire una scuola pubblica di qualità, in un contesto pandemico drammatico. In tanti hanno riconosciuto questo impegno, insistendo sul fatto che occorre invertire la tendenza al disinvestimento nel sistema pubblico d’istruzione. Le nuove generazioni potranno affrontare le sfide future solo se saranno attrezzate culturalmente sul versante della formazione. A questo assunto, non seguono, però, azioni conseguenti.

Mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il “Patto per la Scuola al centro del Paese” con le organizzazioni sindacali confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confronto. il Decreto sostegni bis, infatti, relativamente alla scuola, contiene provvedimenti in grandissima parte inadeguati.

Sicuramente i provvedimenti più gravi sono quelli lesivi dell’autonomia contrattuale: non si comprende ad esempio l’invasione normativa in una materia prettamente contrattuale come la mobilità.  Bisognerebbe invece andare nella direzione opposta, cioè cancellare ogni invasione di campo sulle materie contrattuali, rimettendo l’intera discussione -come previsto anche dal Patto per la Scuola- al tavolo della contrattazione.

Contraddittoria con i precedenti atti appena emanati dallo stesso Ministero risulta anche la previsione di attività di recupero  dal 1 settembre, senza oneri aggiuntivi, intese come attività ordinaria da non remunerare, in palese contrasto con quanto definito dal Piano Estate 2021 che demanda alla capacità ed alla responsabilità progettuale delle scuole ogni intervento in materia didattica.

Sul fronte dei precari e del reclutamento le misure previste sono parziali e richiedono delle modifiche importanti, a partire dalla cancellazione del requisito dei tre anni di servizio per le assunzioni dalla prima fascia fino all’inserimento della seconda fascia GPS per realizzare le assunzioni stesse. Sul concorso ordinario non è condivisibile la misura che vieta di ritentare il successivo concorso in caso di bocciatura, così come è discutibile la differenziazione tra discipline STEM e altre.  Inoltre:

·         non si accenna alle proroghe dell’organico straordinario (cosiddetto Covid) che ha scadenza di contratto al termine delle lezioni ( oltre 600 lavoratori in provincia di Chieti

·         non si riprende la discussione per le procedure semplificate per il concorso del personale assistente amministrativo facente funzione DSGA.

Il testo è, dunque, lacunoso ed insoddisfacente e per questo la FLC CGIL predisporrà nelle prossime ore degli interventi emendativi da consegnare alla discussione in Parlamento per far sì che i provvedimenti enunciati nel DL Sostegni bis non solo siano effettivamente allineati e coerenti con il “Patto per la Scuola”, ma soprattutto siano rispettosi delle prerogative sindacali, evitando interventi non necessari di manomissione dei contratti nazionali.

Per sostenere le nostre rivendicazioni la FLC CGIL insieme agli altri sindacati sarà in piazza Unione il 9 giugno, a Pescara, dalle  16.00 alle 18.00 (in allegato locandina unitaria). Una nutrita delegazione della FLC CGIL Chieti sarà presente alla manifestazione.

FLC CGIL CHIETI

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