Era il 27 gennaio 1548 quando, a seguito di uno scavo fortuito fatto eseguire in via Luigi Marchesani nel Guasto d` Aymone, venne alla luce la testa di una statua marmorea e la base in pietra rozza di un monumento. Si trattava del monumento che gli abitanti del Vasto avevano eretto a Lucio Valerio Pudente, fanciullo istoniese, a ricordo imperituro della gloria conquistata in Campidoglio.
Lucio Valerio Pudente nacque sotto l`impero di Nerva nel 93 d.C., nel 106 l`imperatore Traiano indisse la celebrazione dei Giochi Capitolini nel sesto lustro della loro istituzione. Tra i concorrenti si presentò il giovanetto istoniese appena tredicenne, che affrontò il certamen con grande determinazione, superò tutti nella poesia latina, aggiudicandosi a pieni voti la vittoria e l’incoronazione a poeta latino, in Campidoglio, ad opera dello stesso imperatore Traiano.
È proprio al giovane Lucio Valerio Pudente che il nostro Liceo classico è stato intitolato nel 1955, dopo due anni dalla sua nascita, come scuola indipendente, nella storica sede di via Roma. Sorto sulle indicazioni della riforma Gentile il Liceo classico, trasferitosi, negli anni Sessanta, nella nuova sede di Via Dante G. Rossetti, ha modificato via via la propria offerta formativa dando maggiore spazio alle lingue straniere e alla storia dell’arte seguendo lo spirito del tempo senza mai tradire la propria vocazione originaria.
Nel 2003 sono stati festeggiati i primi 50 anni del Liceo Classico “Lucio Valerio Pudente” nella sede ormai storica che ha visto passare migliaia di studenti che hanno trovato poi il proprio spazio nel mondo.
Il Liceo Classico è una scuola secondaria superiore di straordinaria tradizione. La sua specificità è nello studio approfondito della cultura classica, intesa nella complessità di lingua, letteratura, arte, storia, pensiero; ma nei programmi trovano ampio spazio anche le discipline di tipo scientifico in una misura necessaria a garantire un proficuo accesso a facoltà di questo indirizzo.
La maggiore attenzione che il Liceo Classico rivolge alle discipline umanistiche ha la sua ragion d’essere nel convincimento che i valori tramandati dalla civiltà greco-romana siano ancora fermenti di vita e di cultura autentica e favoriscano la formazione di una personalità completa e dotata di spirito critico.
L’applicazione sulle strutture linguistiche, la riflessione sull’espressione artistico-letteraria, l’esame razionale dei fatti e delle manifestazioni del pensiero, unitamente alla corretta attenzione dedicata al mondo delle scienze, costituiscono una rigorosa palestra per lo sviluppo delle capacità di analisi della realtà e per l’acquisizione di una visione sinteticamente unitaria del sapere.